La coppia Mozart Da Ponte ci ha lasciato capolavori di bellezza assoluta, ma c’è un punto in cui dimostra autentiche doti profetiche.
Il Don Giovanni è rappresentato per la prima volta nel 1787. Col senno del poi, diciamo tutti: “due anni prima della grande Rivoluzione”.
Ma all’epoca di questo non c’era la minima consapevolezza. L’Ancien Régime appariva saldo come una roccia, destinato a durare per sempre.
L’opera ci presenta il potere nella sua forma più brutale. Don Giovanni è un tiranno che usa il suo potere per il proprio piacere, e glorifica il proprio piacere come massima espressione del proprio potere.
Ed è proprio lo spietato tiranno amorale che nel momento del suo trionfo lancia un urlo che ghiaccia il sangue:
“Viva la libertà!”