Il riconoscimento della Palestina come Stato è una decisione inevitabile, necessaria, urgente.
Si deve dare, con 77 anni di ritardo, attuazione alla risoluzione ONU 181 del 29 novembre 1947, sulla formazione di due Stati nel territorio dell’ex mandato britannico di Palestina: decisione rifiutata dal mondo arabo con una guerra rovinosa, le cui conseguenze tragiche si pagano ancora oggi.
Il riconoscimento della Palestina come Stato obbligherà la comunità internazionale e tutte le forze in campo a definire una volta per tutte i confini fra i due Stati, togliendo l’illusione, ancora coltivata da entrambe le parti, di uno Stato di Israele / di una Palestina araba “dal fiume al mare”, cioè su tutto il territorio dell’ex mandato britannico.
Obbligherà tutti a decidere chi legittimamente rappresenta la Palestina: come per ogni Stato del mondo, si dovrà individuare un unico soggetto politico col quale la comunità internazionale dovrà dialogare, e quest’unico soggetto politico dovrà assumersi la responsabilità di rappresentare tutta la Palestina, non una sua parte o una fazione.
Insomma, occorre finalmente uscire dall’ambiguità di una guerra fra uno Stato e un’entità non meglio definita, da tre quarti di secolo ancora in gestazione.