La sfiga è di destra

Su it.politica.sinistra si discute sul paradosso che la gente continua a votare a destra, anche se la destra non mantiene nessuna delle promesse miracolistiche su cui ha basato la propria immagine.

Non è certo imputabile solo ai governi di Berlusconi se da quasi una generazione l’unica graduatoria internazionale in cui l’Italia continua a scalare posizioni è quella della povertà; ma certo c’è una correlazione tra la profondissima crisi strutturale del nostro paese e lo spostamento dell’asse politico verso l’estrema destra populista e razzista.

Il fatto è che, nel corso delle vicende storiche, cause ed effetti non sono mai nettamente distinti, e tutto è strettamente correlato.

La storia dimostra (con moltissime eccezioni, certo: ma qui la faccio breve) che le grandi rivoluzioni non scoppiano nelle società disperate, ma là dove esistono chiare prospettive di progresso, e si può identificare nel vigente sistema di potere l’unico ostacolo che ci separa da migliori condizioni di vita.

In una parola: non si ribella il povero, ma chi pensa che la ricchezza sia a portata di mano.

La crisi dell’Italia è così profonda, e soprattutto, estesa a tanti settori diversi, che effettivamente non si sa come uscirne. Bassi salari, insicurezza del posto di lavoro, privilegi intoccabili, arretratezza tecnologica, scarsa cultura, informazione asservita, corruzione generalizzata, impunità per i grandi ladri, devastazione ambientale, un fisco che grava quasi esclusivamente sul lavoro dipendente, lusso ostentato, incapacità progettuale… Ognuno dei miei 2,5 lettori sarà capace di allungare di molto questa lista.

Il messaggio che stato lanciato, quindici anni fa, non è: votate per questo, perché risolverà i problemi.

O meglio, questo è il messaggio esplicito, ma assai più importante (come in ogni campagna pubblicitaria ben orchestrata) è il messaggio subliminale: non c’è più niente da fare, siamo in una notte in cui tutte le troie sono nere. Inutile sperare di migliorare la società. Il progresso è una favola per i bambini, chi dice di voler cambiare le cose o è un imbecille o è un impostore. Quindi: niente speranze, niente illusioni. Mettete dei sacchetti di sabbia alle finestre, compratevi una carabina, e state lì ad aspettare l’arrivo di un Capo che dia di nuovo un significato alla vostra vita di merda.


Non si uscirà dalla crisi finché avremo un governo di destra.

Ma continueremo ad avere un governo di destra finché non ci sarà la prospettiva di uscire dalla crisi.

Molte società della storia sono sprofondate così.

1 commento su “La sfiga è di destra”

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