La sfiga ha cambiato di segno

Non è solo il fatto che il grande Vincitore ha ormai dipinta in faccia la maschera del Perdente, e non se la toglierà mai più.

Ma a guardare quei giovani in piazza, mi viene in mente che per quasi vent’anni nei filmetti di serie B (che sono il vero specchio di un paese) vi era la macchietta fissa dello “sfigato di sinistra”. Una macchietta così convincente che persino quelli di sinistra l’avevevano introiettata, inventando il “tafazzismo”.

Pensando a tutti quelli che in queste settimane hanno invaso il Web di filmetti satirici, che si scambiavano messaggi derisori, che tempestavano di prese per il culo i blog di destra, a quelli che ieri erano in piazza coi palloncini; e, dall’altro lato, a tutti quelli che se ne stavano in casa a rodersi, increduli e storditi, a quei balenghi col fazzoletto verde che sono andati da Lerner ad arrampicarsi sui vetri per dire che no, non è successo niente – insomma, chi è adesso che piscia contro vento? Chi sono i tafazzisti?

Naturalmente il berlusconismo non è ancora sconfitto, tenterà il grande botto delle Ardenne, ma è chiaro che non è più trendy, è superato, è solo questione di tempo.

E allora giù legnate sul cane che annega.

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