3 Marzo 2001    scrivimi@mauriziopistone.it    strenua nos exercet inertia    Hor.

Questioni di grammatica italiana

Si può scrivere dell’altr’anno?

Marco Margottini; ha scritto su it.cultura.linguistica.italiano:

ho cercato invano su alcune grammatiche l’esattezza o meno dell’altr’anno e non l’ho trovate. Io lo scrivo e lo faccio scrivere così. Che dite indovino?

Se il problema è il doppio apostrofo, con una rapida ricerca ho trovato, nel romanzetto de’ Promessi Sposi, questi due esempi:

"Roger" ha aggiunto:

Era costui in quella casa, forse da quarant’anni, cioè prima che nascesse don Rodrigo; entratovi al servizio del padre, il quale era stato tutt’un’altra cosa. (Cap. 6)

Si potrebbe fare di più?

Paolo Bonardi dalle Orbite Venusiane e Siderali ha proposto

Il vino d’un’altr’annata.

È cominciata allora la caccia ad altri possibili esempi di apostrofi multipli; non la riporterò, per non togliere al lettore il piacere di una ricerca personale. Io mi sono limitato a ricordare il petrarchesco

fior’, frondi, herbe, ombre, antri, onde, aure soavi
(rvf 303)

da leggersi come se fosse:

fior’, frond’herb’ombr’antr’ond’aure soavi

che t’annoda e ti snoda la lingua, mentre le mani sono impegnate a contare tutte le undici dita.

Da notare: l’unico apostrofo segnato nel testo è quello che non è seguito da vocale.


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