Martedì 14 settembre 1999    scrivimi@mauriziopistone.it    strenua nos exercet inertia    Hor.

Leda

cigno

Giove, padre degli Dei,
Vide Leda, e innamorato
Ebbe il gusto depravato
Di volerne gl’imenei:

E l’aggiunse ai suoi trofei
Con l’astuzia e con l’agguato,
Poi che in cigno tramutato
Si calò nel grembo a lei.

Donna Leda gli diè il covo,
Ma con questo bel lavoro
Fu gallata e fece l’ovo.

Già l’effetto è sempre quello
Quando ruzzano fra loro
Una donna ed un uccello.

Argia Sbolenfi (pseudonimo di Olindo Guerrini)

Cigno: Uccello acquatico degli Anatidi, ordine Anseriformi, dotato di zampe palmate, collo flessuoso, becco largo, livrea generalmente bianca. In mitologia, forma assunta da Zeus per unirsi con Leda. Dall’unione nacque Elena.

Διὸς δὲ Λήδᾳ συνελθόντος ὁμοιωθέντος κύκνῳ, καὶ κατὰ τὴν αὐτὴν νύκτα Τυνδάρεω, Διὸς μὲν ἐγεννήθη Πολυδεύκης καὶ Ἑλένη, Τυνδάρεω δὲ Κάστωρ < καὶ Κλυταιμνήστρα >. λέγουσι δὲ ἔνιοι Νεμέσεως Ἑλένην εἶναι καὶ Διός. ταύτην γὰρ τὴν Διὸς φεύγουσαν συνουσίαν εἰς χῆνα τὴν μορφὴν μεταβαλεῖν, ὀμοιωθέντα δὲ καὶ Δία κύκνῳ συνελθεῖν· ὴν δὲ ᾠὸν ἐκ τῆς συνουσίας ἀποτεκεῖν, τοῦτο δὲ ἐν τοῖς ἄλσεσιν εὑρόντα τινὰ ποιμένα Λήδᾳ κομίσαντα δοῦναι, τὴν καταθεμένην εἰς λάρνακα φυλάσσειν, καὶ χρόνῳ καθήκοντι γεννεθεῖσαν Ἑλένην ὡς ἐξ αὑτῆς θυγάτερα τρέφειν.

Zeus, sotto forma di cigno, si unì a Leda e, nella stessa notte, si unì a lei anche Tindaro: da Zeus nacquero Elena e Polluce, da Tindaro Castore <e Clitemnestra>. Alcuni dicono però che Elena era figlia di Zeus e di Nemesi. Nemesi, per sfuggire a Zeus si mutò in oca, ma Zeus prese la forma di cigno e si unì a lei. Dall’unione Nemesi partorì un uovo che un pastore trovò nei boschi e portò in dono a Leda; Leda lo custodì in un’urna e, a tempo debito, nacque Elena che lei partorì come figlia.

(Apollodoro, Biblioteca, III, 10, 7. Trad. Maria Grazia Ciani)


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