scrivimi@mauriziopistone.it    strenua nos exercet inertia    Hor.
Questa storia è stata scritta nel tempo in cui l’ho vissuta. Di sera, il traffico su Corso Regina è abbastanza fluido, e andare fino in Via Vanchiglia da casa mia richiede pochi minuti.
Poi l’ho pensata, quasi parola per parola, compresi gli ah, nel tempo del ritorno, compresa una sosta al distributore perché la Panda era in riserva.
Arrivato a casa l’ho inviata a tre gnusgnuppi, con un bell’ OT che mi è stato giustamente rimproverato.

La vicenda mi aveva provocato una sùbita impressione, ed ho sentito il bisogno di distaccarmente, inventando, come strumento straniante, un linguaggio a me estraneo ed inesistente, da finto immigrato.

I festeggiamenti a cui si allude verso metà erano per le vittorie mondiali del pallone.

Pachino Torino

Volete che io racconta storia? Io racconta storia ah.

Ieri sera uscito per fare foto. Dice ma che fai foto di notta con buio? Tanto di giorno di notta fa lo stesso, sempre foto del cazzo sono, ah.

Chi conosce Torino io abita vicino Corso Tassoni vicino ospedale Maria Vittoria. Fermo all’incrocio vicino chiesa Sant’Alfonso, uno giovane con cappellino con visiera con grosso zaino chiede “scusi, posso chiede un’informazione? Sa dov’è via Vanchiglia?”

Hai voglia, via Vanchiglia è dall’altra parte di Torino, vicina Po. “Eh, ma c’è lo sciopero dei taxi, non so che tram devo prendere”.

“Sali io porta”.

Si parla del più e del meno. Bella macchina la Panda, buono motore Fiat. Lui arrivato ieri sera da Pachino Sicilia. Ah ieri sera, sentito casino per partita? Sentito un po’, da casa, non vista televisione.

Io andato in centro Piazza Castello, visto molta gente, strano che tanti immigrati marocchini tunisini egiziani fa casino più che italiani, canta suona con tamburi, fa grande festa, si vede che loro fieri che vive in Italia, questo molto bello ah.

Molto bello sì, ah.

Perché da Pachino Sicilia a Torino? Per ragazza. Conosciuto ragazza tre anni fa, non ho capito bene dove come (lui adesso ha ventidue anni lei diciannove). Poi si sono parlati per telefono, con messaggi, vista solo tre volte. Lei abita in via Michele Lessona, conosce? Sì, qui dietro. Lei figlia di grande autocarrozzeria, conosce forse? Dice nome, non ricordo.

Hai voglia, Torino fa novecentomila abitanti, una volta più di un milione, poi c’è stata la crisi Fiat, ma sempre novecentomila e passa sono, hai voglia conoscere qualcuno che abita vicino. Eh sì Pachino invece è un piccolo paese, veramente neanche tanto piccolo, fa venticinquemila abitanti.

Lui sempre parla con ragazza, poi forse da dieci giorni l’ha un po’ trascurata, lei ha conosciuto un altro ragazzo, dice che è innamorata. Eh succede, devi farti forza.

Lui proprio triste, venuto a Torino per vederla, sperava già di sistemarsi a Torino, trovare un lavoro. Cercato di baciarla, ma niente erano come estranei. Lei sbattuto la porta in faccia. Poi dice restiamo come amici, ma che amici.

Ho cercato di consolarlo, ma non serviva, lui molto triste, dice pensi ad una cosa per tanto tempo, fai progetti, poi di colpo cambia tutto, non sai come fare.

Arrivato in via Vanchiglia lui continua raccontare. Spengo motore, continua raccontare.

Poi saluta, ringrazia, scende. Fatti forza, auguri.

Io raccontato storia, storia finita, ah.

Sera di Mercoledì 5 luglio 2006

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