10 Novembre 1997    scrivimi@mauriziopistone.it    strenua nos exercet inertia    Hor.

Storie di parole italiane

Alpe

Cito dal Dizionario toponomastico di Michelangelo Bruno:

Questa denominazione ricorre in varie forme esponenti la medesima base e viene espressa nella parlata provenzale dove predomina il radicale *alp, oppure nel franco-provenzale, con variante in *arp: ALP - ALPET - ALPETTE - ALPETTO - ALPINI - ARP (detto anche La Piastra) - ARPET - ARPETTE - ARPETTO - ARPIOI - ARPIOL - ARPIOLA - ARPIÖN - (EYSSALP). La radice preindoeuropea *alp, il cui originario valore semantico di ’altura, pietra’ ha dunque conservato per millenni la sua vitalità; in seguito la si ritrova anche nella voce gallica *alpis, *alpa dove assume più specificatamente valore di ’pascolo d’alta montagna’ (da cui derivano i verbi INALPARE e DESALPARE, quale azione stagionale della transumanza tra i territori pascolivi invernali della pianura e quelli della monticazione estiva dell’alpe). La partecipazione evolutiva dell’atavico radicale preindoeuropeo *alp è dunque passato nel tempo ad esprimere, come voce gallica *alpis- *alpa l’alpe pascoliva mentre, per i Romani, il nome Alpes (Albia o Alpiona delle fonti greche), venne assegnato alla catena montuosa, barriera possente tra l’Italia e la Gallia, forse come voce derivata dal lat. albus ’bianco’ a causa del biancheggiare delle nevi.

Ora qualche osservazione mia:

  1. Col termine «radici preindoeuropee» - in altri autori «mediterranee» - si indica un insieme di parole di origine non indoeuropea che si trovano sparse in varie regioni europee e mediterranee. Si tratta per lo più di nomi di località, che per la loro stessa natura sopravvivono anche a trasformazioni culturali ed etniche imponenti.
    Il tratto caratteristico, che divide le parole non indoeuropee da quelle indoeuropee, è che il loro esito nelle diverse lingue è sempre diverso, non segue regole precise, e quindi non si ha modo di ricostruire la loro forma originaria.
    Per la loro stessa natura di insieme residuale non è possibile far risalire queste parole ad un’origine etnica identificabile.
  2. Il latino albus (da cui la città latina di Alba ecc.) è anch’essa di origine preindoeuropea. Non mi è chiaro se sia collegato al termine ALP. Il Devoto interpreta albus come riferentesi al colore chiaro della pietra calcarea; la città di Alba avrebbe quindi tratto il suo nome dalla medesima caratteristica che, in ambiente linguistico completamente diverso, aveva Ebla, ’collina di roccia calcarea’. Non sembra che c’entri il colore della neve, che in latino non è alba, ma candida.
  3. Non so se vi è relazione fra alp- e lat. lapis, pietra. Il Devotolapis «privo di connessioni al di fuori del latino».

Nota


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