Daccapo a zero

La vicenda Sea Watch è finita con una figuraccia mondiale per l’Italia.
I 43 sono sbarcati – questa era l’unica soluzione sensata fin dall’inizio.

Per tutto il tempo che è durata la sceneggiata, qualche centinaio di altri migranti giunti con i loro mezzi (il che vuol dire: tutti quelli che erano partiti, partiti, meno quelli che sono annegati), sono sbarcati in varie località italiane, anche a Lampedusa. Qualcuno è arrivato su una spiaggia, qualcun altro in un porto, e tutti sono sbarcati.

Come è sempre capitato sotto tutti i governi, compreso il “governo del cambiamento”.

Lo stesso giorno in cui nel porto di Lampedusa un qualche funzionario troppo solerte imponeva ad una motovedetta della Guardia di Finanza una pericolosa manovra ostruttiva, un’altra imbarcazione della Guardia di Finanza, ed un’imbarcazione della Guardia Costiera, salvavano in mare una cinquantina di naufraghi.
Undici sono stati accompagnati proprio a Lampedusa, senza che nessuno ci badasse. Proprio mentre le telecamere riprendevano, ad uso dei media di tutto il mondo, lo sbarco dei 43 della Sea Watch, in mezzo alle urla di un gruppo di esagitati che insultavano e minacciavano di stupro la comandante Rackete, un’altra imbarcazione della Guardia di Finanza zitta zitta sbarcava quegli altri undici poveracci ripescati in mare.
Immagino che i finanzieri delle due imbarcazioni avranno passato la serata insieme, davanti ad un boccale di birra, meditando sugli strani casi della vita.
La Guardia Costiera ha poi provveduto a sbarcare in Sicilia gli altri naufraghi recuperati: una quarantina circa.

Ci credo che i Figli di Salvini sono furenti.
Questa vicenda dimostra che l’Italia non ha una politica sui migranti. Questo Governo non l’ha mai avuta. Questo Governo da oltre un anno sostiene la bufala dei “porti chiusi”. Ma i porti non sono chiusi. Non sono mai stati chiusi.
Di fronte ad una singola nave guidata da una distinta signora trentenne, si è mostrato come sia materialmente impossibile chiudere i porti.
O per lo meno, come l’attuale Governo non abbia la minima su cosa debba fare per attuare praticamente questo suo proposito.

Il Governo del Cambiamento torna da dove era partito. Non ha una politica sui migranti. Non ha un progetto per contrastare l’immigrazione; non ha un progetto per gestire quelli che in un modo o nell’altro sono già arrivati – e continueranno ad arrivare.
Per ora si limita a lanciare bufale sul Web – come quella dei “porti chiusi”.

E temo che continuerà a farlo ancora per molto.

2 commenti su “Daccapo a zero”

  1. Il cognome della comandante della Sea Watch-3 si scrive Rackete, non Rakete (‘razzo’). La pronuncia rimane d’altronde la stessa: [ra’kete].

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    • Grazie, provvedo subito a correggere.
      ========
      Ormai è un po’ che trascuro questo mio blog. Sono andato a vedere la data dell’articolo: 3 luglio 2019.
      Di lì a un mese ci sarà il putsch del Papeete.
      Oggi siamo tappati in casa, si esce solo con la mascherina.
      I migranti continuano a partire, qualcuno annega, qualcuno sbarca. Ma nessuno ci bada più.

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