Orwell e dell’Utri

Un corrispondente ha risposto al mio articolo Ve lo meritate Veltroni sostenendo che Prodi “non ha mai avuto un voto”; la prima volta “è salito al potere dopo elezioni vinte dallo stesso Berlusconi”; quanto alle elezioni del 2006, il cui ricordo è un po’ più fresco, i voti sono per lo meno “dubbi”.

È un modo di pensare chiaramente spiegato da Orwell. Ogni cambiamento del presente impone di cambiare il passato – perché ogni passato che non corrisponde al presente è un “mito”. Berlusconi ha vinto le elezioni del 2008 (ma che vinte, “stravinte”, col suo 47,3%). Di conseguenza, non è possibile che qualche volta le abbia perse! (Tutto sommato, a guardare in questi anni i telegiornali, si è avuto spesso l’impressione che nulla sia mai cambiato nel governo del Paese).

Dell’Utri ha subito annunciato che dopo il 13 aprile sarà necessario cambiare i libri di storia. Se è possibile rovesciare il risultato delle elezioni di 12 anni fa, il cui ricordo dovrebbe essere ancora abbastanza fresco nella mente di chi vi ha partecipato, figuriamoci i pallidi fantasmi della Resistenza. Berlusconi è al governo: quindi Berlusconi ha “sempre” avuto la maggioranza. I fascisti sono tornati al potere: di conseguenza non sono “mai” stati sconfitti, e il 25 Aprile è solo un tragico ma limitato episodio di brutale violenza.

Sarà interessante vedere anche i riflessi internazionali di questa dottrina. Il precedente governo di destra è stato caratterizzato da una forte alleanza con l’America di Bush, segnata dalla partecipazione all’avventura irachena. La vulgata storiografica era, di conseguenza, che gli Americani da soli hanno vinto la II Guerra Mondiale, vicenda segnata da due soli fatti d’arme significativi: El Alamein e lo sbarco in Normandia. Churchill e De Gaulle sono finiti in una piccolissima nota a piè di pagina. Tito, si sa, era un mostro interessato solo a distruggere gli Italiani. Le stesse armate sovietiche se la sono cavata per un pelo perché erano rifornite ed equipaggiate dagli Americani. Vedremo se le cose cambieranno con il nuovo corso Putin-Aeroflot. Chissà se nei prossimi mesi leggeremo che in Russia i comunisti non sono mai stati al potere, che il KGB ha sempre ambito a collaborare amichevolmente con il nostro paese, che i grossi Tupolev russi da sempre sognavano di atterrare a Malpensa, ma ne erano tenuti lontani dal perfido TPS (alleato delle Coop rosse e dei magistrati di sinistra, s’intende).

1 commento su “Orwell e dell’Utri”

  1. La classe a la sobrietà di questo blog ha un che di anacronistico e affascinante. E’ come vedere quei vecchi programmi di approfondimento, o quei nuovi, pochi programmi di giornalismo vero in TV e pensare: toh, questo è proprio un bel modo di usare questo mezzo! Perché non lo fanno tutti?

    Rispondi

Rispondi a Stefano Annulla risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.