Ve lo meritate Veltroni

Romano Prodi è quel disastro di comunicatore che ben sappiamo. Ma è stato uno dei grandi uomini di governo dell’Italia. A distanza di dieci anni ha battuto due volte Berlusconi, che i servitorelli dell’informazione presentavano e continuano a presentare come una specie di supermèn. Entrambe le volte si è trovato ad operare in condizioni difficilissime, ed ha fatto il massimo che si poteva per salvare l’Italia dalla bancarotta. Entrambe le volte è stato buttato giù da partitini alleati quando la sua azione era stata appena abbozzata. Entrambe le volte ha ricevuto dai suoi sostenitori un appoggio che dire tiepido è poco.

Alle ultime elezioni il suo nome non compariva neppure sulla scheda. Mentre dall’altra parte c’era Berlusconi Presidente dappertutto, il (più o meno centro)-sinistra si è presentato con una nuvoletta di simboli che non so cosa potevano rappresentare per gli elettori. Non aveva ancora messo piede a Palazzo Chigi che già era d’obbligo partecipare al coro: Delusione! Gli sono state imposte misure squinternate, un indulto che purtroppo è andato in porto, una legge anti-romeni che fortunatamente qualcuno è riuscito a peggiorare al punto da renderne impossibile l’approvazione – il primo caso nella storia di una legge che cade in Parlamento non per un voto contrario, ma per la sua troppo evidente stupidità. Intanto Santoro mandava in televisione per tre quarti d’ora operai lumbàrd che urlavano Prodi vattene.

Adesso abbiamo Veltroni, un grande comunicatore, un abilissimo tattico. La scelta di presentarsi da solo alle elezioni è stata indubbiamente temeraria, ma alla fine forse funzionerà. Ha messo fuori De Mita, e per questa sola cosa meriterebbe di vincere. Ma naturalmente, ci deve dar sotto con la demagogia. Mille euro di qua, castrazione chimica di là. È possibile che vinca; cosa farà quando sarà al governo, non lo sa nessuno, e sinceramente, non mi sento molto tranquillo.

6 commenti su “Ve lo meritate Veltroni”

  1. Condivido i tuoi lucidi timori ma quando vedo e sento parlare i direttori di libero e il giornale o dei tg mediaset e politici del calibro di gasparri, santachè, bondi, borghezio, calderoli, storace… beh, ancora una volta sono con il grande Indro Montanelli: “meglio turarsi il naso e assaggiare la merda che puzza meno”.

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  2. Be’, descriverlo “uno dei grandi uomini di governo dell’Italia” è quanto meno improprio. La prima volta che “ha battuto Berlusconi” non ha ricevuto un singolo voto da nessun italiano – ti ricordo, infatti, che è salito al potere dopo elezioni vinte dallo stesso Berlusconi. La seconda volta che “ha battuto Berlusconi” lo ha fatto per 20.000 (dubbi) voti ed è riuscito in un’impresa mai riuscita ad alcun altro capo del governo: far cadere il Parlamento prima dei fatidici due anni, sei mesi e un giorno che avrebbero garantito ai parlamentari la pensione. Segno che proprio nessuno ce la faceva più.
    Per “uno dei grandi uomini di governo dell’Italia” una salita al potere senza aver mai ricevuto un voto e una caduta di parlamento così clamorosa non mi sembrano un grande risultato…
    Ciao e a presto!
    Ale

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  3. Mi permetto ancora di dissentire. Romano Prodi NON ha vinto le elezioni nel 1996. Romano Prodi, nel 1996, non si è nemmeno presentato in alcun collegio e non ha, quindi, ricevuto un singolo voto da nessun italiano. A questa stregua, anch’io potrei dire di aver vinto le elezioni 🙂
    Ciao
    Ale

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  4. Mi risulta che Romano Prodi sia stato eletto alla Camera nel collegio uninominale Bologna-Mazzini con il 60,8% dei voti. Dato il complicato sistema elettorale, e il meccanismo delle desistenze, non mi ricordo se sia stato eletto in altri collegi nel proporzionale: sicuramente era capolista in più d’uno.

    Dalle elezioni risultò una maggioranza parlamentare Ulivo + Rifondazione. Divenne Presidente del Consiglio Romano Prodi, che era candidato dell’Ulivo.

    Comunque, ci puoi provare anche tu. Auguri!

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  5. Dopo una vita trascorsa a fare politica con un solo obiettivo quello di dar voce alle fasce deboli e perorare la causa dell’autonomia, oggi a 65 anni suonati, può apparire distorto il mio credo ma è concentrato tutto in 4 pensieri che ben s’adattano alla nostra situazione attuale

    1)
    RIFIUTOl’idea che la gente abbia bisogno di un tutore che le dica ciò che è bene e ciò che è male. Ciò che difendo è il diritto inalienabile e fondamentale di ciascuno alla protezione da ogni forma di aggressione esterna , provenga essa da individui privati o dallo stato, in nome e per conto di una giustizia sociale esclusivamente garante del potere.

    2)
    RIFIUTO di riconoscere allo stato il diritto legale di fare ciò che verrebbe considerato illegale, immorale o criminale se fosse fatto da qualcun altro. Per me non è in discussione la società, ma l’esistenza di un apparato al di sopra di ogni legge, che permette con la sua stessa esistenza il condizionamento ed il funzionamento dei meccanismi economici e sociali.

    3)
    RIFIUTO ogni principio di potere con cui alcuni gruppi privilegiati impongono ad altri la loro concezione di società , le tasse, le banche, la corruzione, il proibizionismo, il monopolio, la guerra, i servizi segreti, il mercato politico, le associazioni ideologiche sono forme intollerabili di violenza.

    4)
    RIFIUTO tutte le forme di GHETTO anche le più inoffensive. Il potere è prigioniero delle proprie menzogne , falsifica il passato, falsifica presente e futuro , finge di avere un apparato onnipotente capace di tutto, finge di rispettare i diritti umani , finge per garantirsi continuità..!!!

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