Mercoledì 20 gennaio 1999    scrivimi@mauriziopistone.it    strenua nos exercet inertia    Hor.

Der Zaunkönig

...Auch der kleine Vogel läßt sich nicht gerne sehen, weil er fürchtet, es ginge ihm an den Kragen, wenn er erwischt würde. Er schlüpft in den Zäunen herum, und wenn er ganz sicher ist, ruft er wohl zuweilen: »König bün ick!«, und deshalb nennen ihn die andern Vögel aus Spott Zaunkönig.

Il re di macchia

...Anche l’uccellino non si fa veder volentieri, perché teme, se l’acchiappano, di rimetterci la pelle. Si caccia nella macchia, e, quando è ben al sicuro, grida di tanto in tanto: — Re son io! — E perciò gli altri uccelli lo chiamano per scherno: re di macchia.
Niemand aber war froher als die Lerche, daß sie dem Zaunkönig nicht zu gehorchen brauchte. Wie sich die Sonne blicken läßt, steigt sie in die Lüfte und ruft: »Ach, wo is dat schön! Schön is dat! Schön! Schön! Ach, wo is dat schön!«

Jacob u. Wilhelm Grimm

Ma nessuno più contento dell’allodola, di non dover obbedire al re di macchia. Appena spunta il sole, eccola alzarsi a volo nell’aria e gridare: — Ah, com’è bello! Sì, sì, ch’è bello! bello! bello! Ah, com’è bello!

Trad. Clara Bovero

Scricciolo: Ecco perché quest’uccellino tanto caro al Pascoli si chiama re di macchia.
Quanto all’allodola, anche Federigo Tozzi ne parlava come di uccello serenamente canoro.
Di questa delicata favola ho riportato solo il finale; ma è da leggere per intera.


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