Aridàgliela.
Molto meglio. Per una volta non limitiamoci al romanzetto de’ Promessi Sposi:
- Noi siamo avvezzi a cibarci molto meglio! (Collodi, Pinocchio, 24)
- Le assicuro che a capo di due settimane si sentirà molto meglio (De Amicis, Amore e ginnastica, 9)
- Pretendono alcuni che le figlie d’Adamo riescano molto meglio a dominare l’espressione esterna del loro animo [...] (Manzoni, Fermo e Lucia, tomo 2 cap. 4)
- Tali erano presso gli antichi, e le cose andavano molto meglio (Leopardi, Zibaldone, 22 ott. 1820)
- [...] è una dama virtuosa, che divertirà il signor Mauro molto meglio di me (Goldoni, La Villeggiatura, atto 1 sc. 1)
- Era molto meglio separar la dottrina catolica dalla contraria (Sarpi, Istoria del Concilio tridentino, libro 2, 63)
- Medoro mio / morir teco con l’arme è meglio molto / che poi di duol [...] (Ariosto, Orlando Furioso, 18)
- Senza fallo alcuno molto meglio ragionarono essi che non ragioniamo noi (Bembo, Prose della volgar lingua, libro 1, 19)
- [...] molto meglio stanno alle donne, che agli uomini (Boccaccio, Decameron, 1, 10)
ecc.
Molto migliore. La leggenda di questo divieto sembra particolarmente forte e vitale; ma non è meno irragionevole. Mi sono sempre chiesto da dove nasca; forse la ripetizione della consonante iniziale, m- m-, dà un suono che ad alcuni dà noia; o più probabilmente si tratta di una forma di ipercorrettismo: il divieto della forma errata *più migliore viene esteso impropriamente anche al rafforzamento con molto, che invece va benissimo davanti a qualunque comparativo.
Effettivamente la forma è poco usata; ma non è sconosciuta ai classici; ecco tre esempi dal Decamerone:
- Figliuola mia, non guari lontan di qui è un santo uomo, il quale di ciò che tu vai cercando è molto migliore maestro che io non sono; a lui te n’andrai.... (III 10)
- Figliuol mio, tu se’ oggimai grandicello; egli è ben fatto che tu incominci tu medesimo a vedere de’ fatti tuoi; per che noi ci contenteremmo molto che tu andassi a stare a Parigi alquanto, dove gran parte della tua ricchezza vedrai come si traffica, senza che tu diventerai molto migliore e più costumato e più da bene là che qui non faresti, veggendo quei signori e quei baroni e que’ gentili uomini che vi sono assai e de’ lor costumi apprendendo; poi te ne potrai qui venire. (IV 8)
- Il cavaliere, il qual per avventura era molto migliore intenditore che novellatore, inteso il motto, e quello in festa e in gabbo preso, mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mai seguita, senza finita lasciò stare. (VI 1)